"Prevenzione a scuola" mira a promuovere la cultura del benessere e della salute all'interno della nostra comunità, individuando percorsi che contrastino processi di disagio, di abbandono scolastico, di devianza e di emarginazione dei giovani.
Una delle caratteristiche più importanti della prevenzione nelle scuole è quella di riuscire ad aumentare le capacità degli adolescenti a scegliere comportamenti di tutela della propria salute. A tal fine è necessario incrementare quelle risorse personali e sociali che proteggono il ragazzo da comportamenti "rischiosi" attraverso la focalizzazione sulla positività dei comportamenti costruttivi, il rafforzamento dell'identità, l'individuazione di vie di gratificazione, lo stimolo alla consapevolezza del proprio valore, lo sviluppo di giudizi critici sui comportamenti distruttivi.
Inoltre, "Prevenzione a scuola" si pone l'obiettivo di fornire gli Istituti scolastici del territorio di personale esperto che funga da antenna sensibile nell'ambito dell'individuazione di situazioni a "rischio di devianza" per sollecitaere interventi da parte degli Enti competenti e prevenire il disagio conclamato.
Gli interventi previsti sono diretti agli studenti di scuola media inferiore, ai genitori, agli insegnanti, e hanno le seguenti finalità:
📌 promuovere nei ragazzi la capacità di compiere scelte in direzione della salute aumentando la sensazione di controllo delle proprie emozione, l'autostima e soprattutto la capcità di pensare in modo progettuale al proprio futuro, percepire gli adulti come figure con cui è possibile un dialogo "affettivamente caldo", capaci di sostenerli sia nella loro ricerca di autonomia e di sperimemntazione del "sè", sia nei momenti di paura, confusione ed incertezza; nei casi di rischio di abbandono scolastico, individuare le cause della diminuzione della frequenza scolastica e rafforzare la motivazione alla frequenza alle lezioni;
📌potenziare le abilità genitoriali delle famiglie nel gestire il ruolo educativo ed i processi di comunicazione con i figli adolescenti;
📌aumentare le capacità degli insegnanti di essere un punto di riferimento e di individuare tempestivamente le situazioni problematiche ed i bisogni espressi ed inespressi degli adolescenti.
Le attività previste dal progetto "Prevenzione a scuola" sono:
📌SPORTELLO DI ASCOLTO: spazio dedicato all’ascolto individuale e riservato per i ragazzi, genitori e insegnanti che vogliono affrontare problematiche relazionali con i ragazzi. La capacità di cogliere precocemente i segnali e gli indizi di disagio manifestati dai ragazzi rappresenta un modo per evitare che la condizione di blocco temporaneo dello sviluppo si cronicizzi, trasformandosi nel tempo in una patologia vera e propria.
📌INCONTRI CON IL GRUPPO CLASSE: incontri di discussione in classe attraverso tecniche che possono coinvolgere i ragazzi in maniera propositiva e da protagonisti. I temi da trattare riguardano i loro vissuti su questioni di vita quotidiana: la scuola, la famiglia, le amicizie, il futuro, l’utilizzo consapevole delle attrezzature tecnologiche, ecc.
📌INCONTRI PER LE FAMIGLIE: occasioni in cui i genitori ricevono informazioni, si confrontano con gli altri sulle proprie esperienze, elaborano le incertezze e i dubbi specifici del loro ruolo genitoriale e insieme ricercano nuove modalità di comunicazione con i figli che stanno crescendo e nuovi modi di gestire la relazione educativa.
📌INCONTRI DI RACCORDO OPERATORI – INSEGNANTI per la costruzione di una rete di supporto a favore dei ragazzi in difficoltà e per la modifica di interazioni scolastiche disfunzionali.
📌PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA: operare a prevenzione della dispersione scolastica in collaborazione con le scuole e con i servizi sociali comunali, attivano azioni finalizzate a informare e sensibilizzare i genitori e l’alunno sull’obbligo scolastico, individuare e rimuovere le cause di abbandono, rafforzare la motivazione alla frequenza.
Il progetto "Prevenzione a scuola" si integra con gli interventi di prevenzione organizzati e gestiti dal Dipartimento Dipendenze Patologiche e con le attività di "Integrazione socio-sanitaria" finanziata dal D.D.P.